Che l’omolesbobitransfobia, in Italia, sia non solo strutturale, ma particolarmente acuta trasversalmente a destra e sinistra, si sta palesando in questi giorni di dibattito a ridosso della calendarizzazione in Senato della legge Zan. L’estrema destra continua le proprie manovre a pieno regime, ma se la risposta è flebile c’è un grave problema di cultura politica e di strategia in tutti
Categoria: Generi
femminismo e questioni di generi
Lea Melandri05 Marzo 2021 Gli uomini che hanno sfilato in silenzio per le strade di Biella, Potenza, Torino, Genova, Milano, Roma in questi giorni portavano mascherine e scarpe rosse, simboli della violenza maschile nelle sue forme più arcaiche e selvagge, i femminicidi, ma al medesimo tempo rivelazione di ciò che di inquietante sta sotto la “normalità”, l’apparente sicurezza degli interni
6 marzo 2021 Il movimento Non una di meno verso lo sciopero globale femminista e transfemminista del prossimo 8 marzo. In tutta Italia, la mobilitazione per dare voce a chi sta vivendo sulla propria pelle i violenti effetti sociali ed economici della pandemia L’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista. Per il secondo anno si svolgerà nel contesto dell’emergenza pandemica.
Giugno 1 h. 10:30 – 18:30 NON UNA DI MENO chiama a raccolta tutte le energie che è stata capace di innescare e far esplodere in questi anni di mobilitazione contro la violenza patriarcale che uccide, opprime, impoverisce! Incontriamoci a Torino, sabato 1 e domenica 2 giugno 2019per l’assemblea nazionale di Non Una di Meno Per iscriverti, chiedere ospitalità e segnalare eventuali esigenze compila questo
8 Marzo 2021 Non una di meno lancia lo sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo 9 marzo Nudm
Per coloro che vivono in basso, a cominciare dai dominati dalle colonizzazioni e dalle neocolonizzazioni, la lingua e la memoria sono da sempre luoghi di lotta, nei quali recuperare e ridare significato all’eredità del dolore. Anche la marginalità è un luogo di lotta, uno spazio di resistenza da cui immaginare e creare mondi nuovi. Non si tratta di romantizzare il concetto di marginalità spaziale, secondo cui gli oppressi vivono «in purezza», separati dagli oppressori, ma di affermare che i margini possono essere al tempo stesso luoghi di repressione ma anche di resistenza. Scrive bell hooks (pseudonimo di Gloria Jean Watkins), femminista afroamericana di umili origini che finalmente comincia a essere nota e amata in Italia: «Io sono nel margine. Faccio una distinzione precisa tra marginalità imposta da strutture oppressive e marginalità eletta a luogo di resistenza, spazio di possibilità e apertura radicale. Questo luogo di resistenza è permanentemente caratterizzato da quella cultura segregata di opposizione che è la nostra risposta critica al dominio…. La nostra trasformazione, individuale e collettiva, avviene attraverso la costruzione di uno spazio creativo radicale…».